Lo sviluppo della capacità visiva inizia durante la gestazione e continua fino agli 8-10 anni di età, questo è infatti il cosiddetto “periodo plastico” in cui l’apparato visivo si modella e assorbe gli stimoli esterni per percepire correttamente il mondo circostante. E’ in questo periodo che bisogna riconoscere e correggere eventuali difetti visivi in modo da evitare l’ambliopia (occhio pigro), condizione in cui uno o entrambi gli occhi non vedono bene e pertanto non si sviluppano adeguatamente.

Di seguito le tappe evolutive della capacità visiva:

  • appena nato: il bambino presta attenzione alla luce
  • 2 mesi: segue gli oggetti e le luci in movimento
  • 3-4 mesi: inizia a manipolare gli oggetti
  • 4-5 mesi: inizia a riconoscere i volti familiari

La visione tridimensionale viene raggiunta tra i 10-11 mesi; l’acuità visiva dai 5/10 a 7-9 mesi, progressivamente migliora raggiungendo i 10/10 entro i 3 anni.

Quando sottoporre il bambino alla visita oculistica?
  • alla nascita per valutare la presenza del riflesso rosso ed escludere patologie quali la cataratta congenita, il glaucoma congenito, tumori oculari, anomalie retiniche; questa valutazione viene effettuata dal neonatologo in ospedale e dal pediatra durante le visite di accrescimento, nei casi dubbi è necessaria la valutazione del medico oculista;
  • all’età di 3 anni per individuare precocemente eventuali difetti refrattivi (miopia, ipermetropia e astigmatismo) e strabismi. La correzione del problema in questa età consente infatti un normale sviluppo della capacità visive;
  • età prescolare per individuare eventuali difetti refrattivi che se non vengono corretti possono ostacolare l’apprendimento scolastico.
Come preparare il bambino alla visita oculistica?

Per valutare la capacità visiva nei bambini piccoli che non sanno ancora leggere vengono usati dei simboli: nei bambini molto piccoli (3 anni) si usano delle figure (casa, palla, ombrello), mentre nei bambini un po’ più grandi (4-5 anni) si utilizzano delle forchettine (E) chiedendo al bambino di orientare le dita nella direzione delle punte. Per rendere la valutazione più attendibile ed evitare che il bambino si stanchi durante la visita, si suggerisce di spiegare questo esercizio a casa ritagliando una E di carta e ruotandola nelle quattro direzioni (alto, basso, destra, sinistra) invitando il bambino a mettere le sue dita nella stessa direzione delle punte della E.

Quando anticipare la visita oculistica?
  • Nei seguenti casi è bene anticipare la visita oculistica:
    occhio storto
  • occhio arrossato e lacrimante
  • mal di testa che insorge durante la giornata
  • il bambino strizza gli occhi/avvicina molto gli oggetti
  • il bambino chiude un solo occhio quando guarda la luce
  • inclinazioni o rotazioni anomale del capo.